End of Waste, finalmente è stato approvato!

Il riciclo dei rifiuti gioca un ruolo fondamentale nella lotta contro l’inquinamento ambientale. Il processo di riutilizzo e di smaltimento dei rifiuti è spesso fonte di controversie. In Italia, infatti, si ricorre per lo più all’uso delle discariche e dell’inceneritore, due soluzioni che aumentano l’inquinamento invece di ridurlo. L’End of Waste – un emendamento riguardante lo smaltimento dei rifiuti – agevola il riciclaggio di materiali considerati rifiuti che, però, possono essere reintrodotti nel ciclo di lavorazione dei prodotti. Ma in cose consiste esattamente l’End of Waste e in che modo questa soluzione può favorire sia l’ambiente che l’economia?  

End of Waste, che cosa è?

“End of Waste” in italiano corrisponde a “cessazione della qualifica dei rifiuti”, letteralmente “fine del rifiuto”. End of Waste aiuta a dare una definizione legale alle materie  o prodotti che in una prima fase sono rifiuti, perché risultati del consumo umano. Essi vengono sottoposti a un processo di recupero e cessano di essere rifiuti se, però, soddisfano determinati requisiti. Con End of Waste si intende proprio questo processo. Superata questa fase, questi prodotti possono essere immessi sul mercato e competere con le materie prime vergini. 

Il disposto combinato Decreto Sblocco cantiere, approvato nel giugno 2018, comprendeva una normativa riguardante la cessazione della qualifica dei rifiuti. Più precisamente, essa figurava nella sezione riguardante la dispositiva transitoria nelle more dell’emanazione dell’End of Waste. Questa, però, non soddisfaceva le esigenze degli operatori che necessitavano di una normativa in grado di sbloccare i permessi necessari per poter riconoscere un rifiuto come non-rifiuto. Il problema principale era dato dal fatto che le autorizzazioni per attuare la cessazione della qualifica dei rifiuti potevano essere rilasciate dalle Regioni che si dovevano rispettare i criteri obsoleti risalenti al 1998. Inoltre, la normativa non permetteva una valutazione caso per caso nella valutazione per il rilascio delle autorizzazioni. 

Il 31 ottobre 2019 è stato approvato il decreto-legge che include un provvedimento riguardante l’End of Waste. Più nello specifico, il compito di rilasciare autorizzazioni per la riqualifica di un rifiuto come non-rifiuto viene affidato alle Regioni secondo il criterio “caso per caso”, nel caso in cui dovessero mancare indicazioni legislative specifiche. All’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) viene affidato il compito di verificare e controllare tale processo. 

Come può aiutare l’ambiente

L’emendamento riguardante l’End of Waste favorisce l’implementazione dell’economia circolare. Questo sistema economico ha come obiettivo quello di ridurre al massimo gli sprechi utilizzando i materiali considerati rifiuti in cicli successivi di produzione. Poiché l’Italia è un paese che in gran parte dipende dall’importazione di materie prime, essa risulta essere un terreno molto fertile per questo tipo di pratica. 

Una riduzione delle importazioni – e, quindi, una maggior indipendenza economica – non solo comporterebbe vantaggi economici, ma porterebbe anche alla diminuzione dell’utilizzo di risorse ambientali e dell’inquinamento che inevitabilmente deriva dallo spostamento di beni.  

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, l’End of Waste ha ulteriori vantaggi. Ad esempio, il recupero di rifiuti permette di eliminare il problema del loro smaltimento. Inoltre, il loro impiego permette di sostituire altri materiali che sarebbero utilizzati per il medesimo scopo. Questo permette di risparmiare l’energia richiesta per prepare le materie prime indispensabili alla loro produzione.  

Viride Energy per l’ambiente 

Viride Energy da anni si impegna nella salvaguardia e nella tutela dell’ambiente fornendo soluzioni sempre più concrete a favore delle aziende e dei privati. Ecco perché mettiamo a disposizione un servizio di consulenza energetica capace di fornirti strumenti concreti per migliorare l’efficienza energetica della tua casa o del tuo ufficio, senza incorrere in sprechi di energia o di denaro.

Cristian Poma