Case energivore addio: nuova direttiva UE sull’efficientamento energetico

Case energivore addio: a stabilirlo è la Commissione Europea, con la recente direttiva che prevede l’efficientamento energetico e l’adeguamento almeno alla classe energetica E di tutti gli immobili attualmente in classe F o G entro il 2030. Un primo step, questo, verso l’obiettivo finale di avere solo edifici a emissioni zero entro il 2050, e che si inserisce nella scia di regolamentazione e riduzione dell’impatto già avviato per le automobili. In altre parole, entro il 2030 si dovranno ristrutturare e adeguare energeticamente la maggioranza delle case italiane, visto che oggi nel nostro Paese il 60% degli immobili è in classe F o G. E’ una spesa imposta da Bruxelles sulla scia della regolamentazione delle emissioni e della riduzione dell’impatto umano sul pianeta, e che rischierà di gravare soprattutto sulle spalle dei cittadini.

Perché una norma sull’efficientamento energetico degli immobili?

La ragione della norma va cercata nel fatto che, ad oggi, tre quarti degli edifici europei sono inefficienti sotto il profilo energetico. Un dato non da poco, se si considera che gli immobili sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra nell’UE. Efficientare per ridurre le emissioni dunque, ma anche per assicurare sistemi sempre più integrati con la sostenibilità ambientale. In che modo? Inserendo nei condomini sempre più spazi per la ricarica delle auto elettriche, e sistemi di gestione smart dell’energia, oltre che ovviamente di soluzioni per ridurre dispersioni di calore e ottimizzare i consumi.

L’iter della direttiva UE

Per il momento la direttiva è passata al Parlamento Europeo e, salvo rinvii, vedrà a conclusione dell’iter entro marzo. Bisognerà quindi aspettare ancora qualche settimana per l’approvazione definitiva. La palla passerà poi agli Stati membri, che dovranno applicare la normativa europea calandola nel contesto nazionale, rivedendo i regolamenti su edilizia, impianti e materiali e stabilendo una pianificazione a lungo raggio per riuscire ad essere in linea con le richieste europee.

La roadmap della Commissione prevede un adeguamento e un efficientamento energetico degli immobili graduale: entro il 2030 toccherà a quelli in classe Fe G, mentre entro il 2033 a quelli in classe E. Gli edifici in classe D avranno tempo fino al 2040 per rendersi più efficienti in materia energetica ed entro il 2050 tutti gli immobili dovranno essere a emissioni zero.

Insomma, l’efficientamento completo delle case energivore sarà un percorso lungo. Lungo e, purtroppo, non facile per moltissimi italiani, che dovranno forzatamente provvedere alle ristrutturazioni degli immobili.

Noi di Viride facciamo della sostenibilità la nostra mission, e la sostenibilità è tale solo se è ambientale ma anche sociale ed economica. Per questo non possiamo che guardare alla direttiva che sta prendendo forma con molta attenzione. Nella certezza che sia una direttiva necessaria, ma anche con l’auspicio che venga accompagnata da incentivi accessibili, duraturi, certi e trasparenti. Che permettano a noi di lavorare al meglio e agli italiani di affrontare le sfide del futuro con serenità…